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Mori, 16 marzo 2010 Il primo candidato sindaco certo - senza ulteriori indugi o confronti con altre forze politiche - la borgata di Mori c’è l’ha. E’ Elena Berti, presidente uscente del consiglio comunale, dei Verdi. Di professione maestra elementare. Molti comitati credono in lei e la sostengono: da Vivi Loppio, nato per prevenire la sicura congestione del traffico con il tunnel Rovereto-Riva, a Mori Vecchio, che si è battuto per una via d’accesso alternativa all’hospice della casa di riposo. «Siamo nati sei anni fa, proprio con le comunali, e ci siamo ancora. Vogliamo proseguire il nostro impegno con un programma e una lista civica-verde aperta a nuovi contributi. Il nostro slogan è chiaro: lavorare insieme con rispetto e amore per la nostra terra, l’unica che abbiamo e purtroppo così poco considerata». I Verdi si impegneranno per migliorare la qualità della vita a Mori e in Val di Gresta, intrecciando il pensiero ecologico con le esigenze sociali di questo periodo di crisi, lavorando per uno sviluppo economico sostenibile. Nel programma: la riqualificazione dell’area cave Brianeghe e il definitivo completamento della rete fognaria di Varano e Pannone (incompleta da 30 anni), lavorare per le nuove scuole medie, per la palestra, per la biblioteca all’ex cinema Vittoria e per adeguate strutture sportive. Sviluppo della mobilità pubblica alternativa, per un miglioramento del percorso ciclabile Rovereto-Mori-Riva. Promuovere il consumo dei prodotti locali - il commercio a km 0, o filiera corta. La lista è composta da molte persone giovani, tra cui molte donne e tanti abitanti delle frazioni, che spesso non si sentono cittadini moriani, vuoi per la distanza, vuoi per la poca attenzione dedicata ai problemi a loro più vicini. Continua Berti: «La nostra è una borgata in espansione, stiamo arrivando a 10.000 abitanti, il nostro impegno politico parte dal desiderio di lavorare per l’interesse comune: è molto importante ridare identità e senso di appartenenza alla comunità, favorendo la convivenza e l’integrazione, uniche strade che possono portare equilibrio nella società». In questi anni si è assistito a uno sviluppo edilizio pressante, e i Verdi puntano alla salvaguardia del territorio, con meno cemento e più agricoltura. Quindi sono contrari ad operazioni speculative tipo Global Village - al quale si sono sempre opposti - «effimera idea di sviluppo»; infine per garantire ai cittadini qualità di vita, un nodo importante da affrontare è la viabilità. Conclude Berti: «Per costruire una comunità c’è bisogno delle energie di tutti, chiediamo in particolare ai giovani e alle donne, di dare la loro collaborazione, il loro consenso e il loro contributo di idee per il futuro di Mori e della Val di Gresta».
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